La Treccani perde il dominio, ma lascia il link nel sito principale

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Suona sempre strano vedere una grande organizzazione che dimentica di rinnovare un dominio e se lo lascia soffiare: al giorno d’oggi i tempi dovrebbero essere abbastanza maturi per capire che, tra domainer e servizi di backorder vari, se perdi un dominio poi diventa un grosso problema (e spesso un costo non indifferente) recuperarlo, soprattutto se finisce all’estero.

Sono cose che non dovrebbero capitare, dicevamo, errori da dilettanti del Web che purtroppo capitano ancora.

E in alcuni casi la situazione assume un aspetto ancora più grottesco, come in quello di cui parliamo oggi: vi sarà sicuramente capitato di cercare su un motore di ricerca il significato di un determinato termine, e probabilmente sarete capitati su uno dei 3 o 4 vocabolari di italiano online esistenti. Uno dei migliori è Treccani.it, il sito dell’Istituto del Sapere Italiano, che secondo Alexa è in posizione 388 nella classifica dei siti più visitati in Italia, uno spazio virtuale che riesce sempre a fugare i nostri dubbi legati alla lingua italiana.

Ma se si va a vedere con attenzione il sito, si scorge una cosa inquietante che i dubbi li fa tornare, però sulla competenza di chi lo gestisce: è mai possibile che nel footer, nella sezione “Network” il primo link, “Treccani Libreria“, porti ad una parking page (treccanilibreria.it)?

Treccani.it - Footer

Andando a leggere i dati del whois si vede che la Treccani ha perso questo dominio il 5 Ottobre 2012, quindi considerati i tempi tra redemption period, pending delete e tutto il resto possiamo stimare che il dominio sarà scaduto intorno a fine Luglio 2012.

Treccani.it - Whois

Questo significa che, oltre all’incompetenza nel far liberare il dominio e permettere che questo fosse subito registrato da altri, ce n’è una ancora più macroscopica: possibile che negli ultimi 6 mesi nessuno si sia accorto che quel dominio è stato perso e non abbia pensato di togliere il link?

In pratica chi se l’è accaparrato ci ha guadagnato due volte, e ci sta guadagnando anche in questo momento: una prima volta grazie al traffico naturale di quel dominio, e una seconda beneficiando delle visite che ancora oggi, a distanza di 6 mesi, Treccani.it gli sta inconsapevolmente mandando.